Di fiamme e puà. Poemetto – di Mariangela Venezia

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Guardano e non vedono, bizzarri questi umani
Scambiano le meraviglie per fenomeni un po’ strani
Tra tutte le bellezze che regala la natura
Si accontentano del noto, che dura finché dura

Era fatta a puà, come il leopardo della savana,
era bianca e blu, come un’isola lontana
ma la lingua che parlava veniva forse dalla luna?
e se tutti quei tondini portassero sfortuna?

Se la magia del mondo si scambia per malasorte,
se l’esser differente scatena idee di morte
allora bimba mia ti serve un po’ d’aiuto
farai ancora un viaggio per ritrovar quel che hai perduto

Su quel cucuzzolo vive un’esperta di magia
le disse una vecchina, incontrata per la via
è capace di mutare l’aspetto di ogni cosa
potrà toglierti quel blu e rifarti tutta rosa

La fanciulla rifletté, forse il bandolo era lassù,
su quella antica rocca, mille metri o poco più
sarà che la natura ci fa tutti differenti
ma i miei pallini blu mi portano tormenti

bussò al portone in ferro, permesso sono qua
mi smacchi per favore, son la fanciulla a puà

Disegno di Franklin Candelario

Di fiamme e puà. Poemetto ©Disegno di Franklin Candelario