Post-It Sophia/Di movimento non si cade – di Enrica Alpi

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È un fiume desolato, fresco di gemme e canti di acque, quello che scocca

Tu che parli su villaggi di sponda addolciti da un letargico cielo

Tu che parli in pallide riflesse fiamme di monti

Tu hai forse domandato mai chi fosse la voce?

Un chi nessuno, solo respiro pervaso di un vago sbocciare del bucaneve nell’afa

Hai aperto un gioco danzando, disinvolto eh?

Chi eri quando il tuo sguardo scintillava di pietre?

Di movimento non si cade

In uno sciame vibra il grigio e stagna in un ricordo di grigio. Immoto grigio

Sussurrato grido di spiffero insinua le Valchirie fiabesche per un boato pianissimo

Fuggitivi i sovrani seduti sul divano

Non c’è la chiave per ascoltare chi hai di fronte se non vedi la luce

Vicino vicino, Cassiopea si inchina in una Via Lattea sepolta di sogni.

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