Luogo meno angusto! – di Filippo Parodi

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© Lupo Borgonovo, Per Filippo Parodi

© Lupo Borgonovo,Per Filippo Parodi

 

Danila non credeva, non pensava, non avrebbe mai immaginato.

Prima dentro, dopo fuori, tutta quella strada percorsa per intero e inutilmente.

Quante bugie, sempre dentro e fuori, le erano state raccontate. Come favole!

Danila percepiva adesso alcune note storpie che si avvicinavano alla nausea, all’acidità di un limite.

No, mammina non poteva essere stata così cattiva. Mammina tutt’al più aveva omesso delle cose, un bel po’ di cose… tante cose. Le fondamentali.

Oh al diavolo, no! Mammina aveva proprio giocato sporco ed era stanca, Danila, di assumersi in eterno certe antiche colpe.

Ammiccare, magari sculettare, continuare a fingere di non avere afferrato?

Quella sera Danila imparava il dramma, la sconfitta della più svilente putrefatta delusione. Perché aveva risolto, inequivocabilmente, di non essere più l’Unica e Speciale e Irripetibile  Danila.

Lei che aveva spinto e collaborato, con gaio entusiasmo!

Il suo ruolo era ben chiaro, definito, concordato, e soltanto in virtù di questo aveva deciso di accettare. Candidamente, ora, le veniva riferito che un giorno tutto sarebbe cambiato.

A che scopo? Era sicura, poi, di avere davvero capito? Trasformarsi in uno di loro: un sacrificio infruttuoso, quale insulsa fatica! Non voleva per esempio diventare una mammina, no, per nulla al mondo lo sarebbe diventata, piuttosto avrebbe, piuttosto si sarebbe, sì!

Lei si sarebbe… nella sua adornata e bella cameretta, Danila guardò verso il balcone. Per la prima volta lo considerò in maniera differente.