Samanta Fabris – incontro con Barbara Fontanesi

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©FABRIS,LIU.JO,BERGAMO

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Samanta Fabris (Pola, 8 febbraio 1992) è una pallavolista croata. Gioca nel ruolo di schiacciatrice ed opposto nella LJ Volley.
La carriera di Samanta Fabris inizia nel 2008 quando entra a far parte della squadra dello ŽOK Rijeka, militante nel massimo campionato croato, alla quale resta legata per quattro stagioni, vincendo quattro scudetti consecutivi e la Coppa di Croazia 2009. Nel 2011 ottiene le prime convocazioni in nazionale.
Nella stagione 2012-13 viene ingaggiata dalla squadra italiana del Chieri Torino Volley Club, in Serie A1; con la nazionale, vince la medaglia di bronzo ai XVII Giochi del Mediterraneo. Nella stagione 2013-14 passa alla LJ Volley di Modena.
 
 
 
 

Barbara Fontanesi: Perché hai deciso di lasciare la Croazia e venire in Italia?

Samanta Fabris: Ho deciso di cambiare principalmente perché in Croazia la pallavolo non è così importante come in Italia. Qui c’è più professionalità, tutto è più orientato su questo sport ed anche il livello è decisamente più alto. In Italia mi sono trovata subito molto bene, è un paese che mi piace tanto e sono felice di poter giocare qui ad alti livelli.

Barbara Fontanesi:A volte il cambiamento avviene per costrizione o per scelta. In quale categoria ti riconosci e quali sono gli insegnamenti importanti che stai cogliendo da questo cambiamento?


Samanta Fabris:Sono arrivata in Italia la scorsa stagione, prima come già detto avevo vinto tanto in Croazia e giocavo da centrale, mentre una volta arrivata in questo paese ho cambiato passando opposto. Il cambiamento è arrivato per scelta, possiamo dire, poiché chi mi ha allenato e chi ha creduto in me ha intravisto qualità che avrebbero potuto farmi rendere ancora di più e farmi diventare ancora più forte nel ruolo di opposto. In fin dei conti mi trovo molto meglio in questo ruolo, magari è stato difficile in un primo momento, ma ora sto imparando tanto perché ad ogni modo sia a livello mentale che tecnico tante cose cambiano e tante cose devi imparare nuovamente a partire dal semplice attacco. Per certi versi un cambio di questo tipo ti obbliga a ripartire da zero e serve grande voglia di fare e di ascoltare per imparare a fare tante cose in maniera diversa da prima.

Barbara Fontanesi:

Oltre all’adattamento fisico (cambio di velocità e spirito di sacrificio per la squadra) quale sforzo intellettivo ed emotiva ti sta chiedendo questo cambio di ruolo?


Samanta Fabris:Sicuramente cambia tanto in generale ed ho trovato qualche difficoltà soprattutto sulle situazioni di palla alta. Da centrale devi essere molto veloce ed i tempi sono stretti, mentre da opposto, invece, capita di dover aspettare la palla. Come detto, però, mi trovo già molto bene in questo ruolo e sono molto contenta. Lo sforzo intellettivo ed emotivo è stato importante soprattutto nei primi tempi quando, come detto, devi re-imparare a fare tante cose. Ora che l’impatto con il nuovo ruolo è stato più che positivo, però, voglio ancora migliorarmi sempre di più e per farlo serve mantenere sempre un atteggiamento umile. Senza questa caratteristica diventa difficile anche il cambiamento radicale che impone questo cambio di ruolo rispetto, ad esempio, a quello fra schiacciatore ed opposto dove le differenze sono molto minori.