Africa/ Il linguaggio dei capelli- di Mah Aissata Fofana

UNA PARRUCCHIERA AL LAVORO

Mah Aissata Fofana

La testa in Africa è considerata come la sede dell’anima. Il capello ha sempre costituto un elemento fondamentale nell’estetica.
La pettinatura ha un significato culturale molto importante, simbolizza lo status sociale di una persona e secondo Somé Mamadou Coulibaly “È un’opera d’arte, fa vibrare le profondità della nostra anima grazie alla sua raffinatezza e alla sua grande diversità del suo linguaggio.”

I capelli rivelano ciò che vorremmo nascondere, per esempio l’età e l’etnia.
Durante la colonizzazione, le donne aiutavano i loro uomini a fuggire, tracciando sulla testa delle loro figlie i percorsi delle montagne, le strade e i fiumi. Questo linguaggio codificato permetteva ai loro mariti di scappare.
I capelli non vanno mai lasciati al vento, devono essere coperti o acconciati, altrimenti è segno di trascuratezza.
I capelli degli uomini devono essere sempre corti a meno che provengono da alcune etnie come i “Rasta” che tengono i capelli lunghi.
Il taglio di capelli fino alla rasatura indica il passaggio da una fase ad un’altra.
La calvizie è un segno positivo nella società africana è segno di saggezza e di ricchezza, come lo è l’apparizione dei capelli bianchi in età precoce.
Quando una donna muore, i suoi capelli vengono disfatti e si fanno tre treccine sdraiate, la stessa cosa che accade quando la donna partorisce.
4 è il numero della donna, perciò la madrina di un matrimonio ha 4 treccine sdraiate per dimostrare alla sua sposa il suo potere femminile che è la sua salvezza.

TRECCINE SDRAIATE CON PUNTE ONDULATE

ACCONCIATURA PER BAMBINA

ACCONCIATURA DONNA MATURA

ACCONCIATURA DA MATRIMONIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

 
 
 
 

 
 
 
 

 
 

 
 
 
 

 
 
 
 

 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

 
 
 
 

 
 

 
 
 
 
©Mah Aissata Fofana
Poetessa e scrittrice
Tra i vari libri scritti è autrice del “Linguaggio dei Capelli in Africa” Edizioni Segno 2010