Post – It Sophia – di Enrica Alpi

IL FANTASMA DELLA MATEMATICA. DETTATURE ONIRICHE

©Stefano Teglia, senza titolo, 1996

©Stefano Teglia, senza titolo, 1996

Le “sfere” in matematica? Nominate… e condizionate….
Le sfere sono:
elemento-a,
elemento-b,

la “condizione” è elemento-a elemento-b

e di questa condizione, procedendo per comparazione, si decide che della sfera nominata elemento-a e della sfera nominata elemento-b
elemento assurgerà a parte comune.

Se elemento diventa parte comune si verificherà che un elemento viene sottratto. Ed -a e -b – diventano la rappresentazione della differenza di valore di elemento.

Comparando, dunque, viene tolta la condizione elemento-a elemento-b con le loro specificità e la condizione diventa elemento(-a-b)

comparando, quindi, accade che, in nome della parte comune, nel ragionamento si procede per eliminazione e ciò che è la specificità viene trasformato in differenza di valore (qui individuata preliminarmente in -a e -b). Comparando si può pensare al bello e al brutto, al ricco e al povero, alla gioia e al dolore….
decidendo cosa è bello e cosa è brutto, cosa è ricchezza e cosa è povertà… in modo arbitrario.

….Le sfere sono:
elemento-a,
elemento-b,

la “condizione” è elemento-a elemento-b

e di questa condizione, procedendo per addizione, si decide che la sfera elemento-a debba stare vicino alla sfera elemento-b. Quindi le sfere sono nominate e condizionate, ma anche ordinate.

Per costruire un muro occorre mettere mattone sopra mattone. Occorre un ordine. Per mettere punto su punto e tirare una linea occorre un ordine. E allora si da l’elemento temporale del prima e del dopo. Spazio – tempo. Il davanti e il dietro, … gerarchia e tempo.
e ragionando per addizione, accade che
elemento-a + elemento-b = elemento-a + elemento-b … ma diventerebbe troppo esteso… e comunque non ordinato. Lasciando elemento, comunque una specificità rimarrebbe, dunque nessun ordine.
quindi, elemento viene sostituito con entità fissa e torica. Ripetibile costantemente.
ecco il numero. Ecco l’1
1+1 però non può fare 1+1
ma deve fare 2
il numero 1 (iniziale) è la sintesi.
Il numero successivo è la sintesi della sintesi (per creare ripetizioni. per creare il cerchio)
e così via.
Ripetendo
il 10 – è di nuovo il numero 1
il 20 è di nuovo il numero 2
non c’è differenza tra il 22 e 2
il 2 è nella prima decade il 22 nella seconda, ma è la stessa cosa. (girano, ruotano, come l’orologio)
Con l’addizione
scompare elemento in quanto tale – scompare il valore di elemento (nel caso di specie a e b) – e diventa un fisso ed astratto 1
1 è la primaria sintesi ed eliminazione delle differenze, del nome e anche del valore comparativo.

Con l’addizione elemento diventa entità fissa e teorica – a prescindere da tutto. Specificità diventa totalmente quantità. Quantità diventa tempo e crea la linea e il cerchio.
con l’avanzamento dell’Uno.
La condizione di 1+1 dovrebbe essere 1+1
e invece 1+1= 2
Due è ancora più sintesi, ancora più chiuso

1+1+1 la condizione dovrebbe essere 1+1+1 se la condizione è 3…. significa che sono stati eliminati 1+1+1
Numero è l’eliminazione dell’elemento e la metafisica del valore.

…. quindi come potrebbe parlarsi di una retta come di un insieme di punti da 1 all’infinito? Infinito potenziale, infinito attuale… Il numero è l’eliminazione dell’infinito o meglio l’infinito è un innumerabile. L’infinito nella sua numerabilità, non si dà, sarebbe la cancellazione dell’elemento, del nome, delle differenze e dei valori.
Aggiungere corrisponde a sottrarre…
e tramite la sottrazione che trova origine la linea. Comparazione, parificazione, eliminazione, numero, confine e creazione dello spazio. Spazio come limite.
Il cerchio trova origine nella ripetizione dell’1 (dall’1 al 9) del 2 (dal 20 al 29) del 3 (dal 30 al 39…) e così via.

Lo 0 è assenza di numero.
la matematica vorrebbe occuparsi dello zero, ma non può. Perché la matematica è determinazione di limiti, lo zero è il limite della matematica e illimitabile da questa.

La matematica ha nominato quello che è innumerabile con la parola zero, disegnandolo come un cerchio. Ma la matematica è numero. Senza numero non c’è matematica.
la matematica ha usato lo zero per creare il tempo, avvicinandolo alle entità (10-20-30- ecc…..) così ha creato il cerchio dei numeri, quindi la ripetizione perpetua, quindi il tempo (sempre uguale) la progressione ripetuta quindi il tempo.

Ascoltare musica senza essere musicisti, il ritmo e la musica senza lo spartito (i tecnici si occupano solo di ascoltare quello che già sanno) chi conosce la musica non ascolta la melodia, ascolta se un do è in quattro tempi o in due….