Di fiamme e puà. Poemetto – di Mariangela Venezia

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Lui sorrise, con la sua bocca ondulata
cantando idiomi ignoti, con voce argentata
son prigioniero della maga, purpureo sono nato
mi nasconde al mondo per non avermi cambiato

il suo incantesimo su di me sortisce effetto alcuno
così rosso come sono, che non mi veda nessuno
che belli i tuoi pallini, blu di zefiro e di mare
che bello quel che dici, continua a parlare

Racconta dei tuoi sogni, ti accompagno con le onde
Lui parla del suo fuoco, del calore che sorprende
Il signore dei vulcani vi regala un’esplosione
Che vi solleva in alto, lassù oltre il bastione

la prese per la mano e volarono tra le stelle
i puà splendevano, parevano scintille

Disegno di Franklin Candelario

Di fiamme e puà. Poemetto ©Disegno di Franklin Candelario