I Ranunkoli di Kurosawa – di Marzio Biancolino

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AMBUS

Sullo sfumare della sigla d’apertura il Presentatore Supremo annuncia Raul, il nuovo Sfidante: “Raul Pennacchioni, da Milano”.

Il pubblico in studio applaude docile, mentre il Presentatore Supremo esibisce il suo doveroso sorriso di benvenuto e allunga una mano già grondante del sangue di Raul. Ma nessuno se ne può accorgere.

Raul stringe quella zampa lorda, anche lui ignaro e indifferente, salvo l’incontenibile emozione che gli incrina la voce. Quasi inciampa nelle sole tre sillabe del suo “buongiorno”.

All’esaurirsi dell’applauso il Presentatore Supremo introduce la Campionessa in carica, la fioraia Amalia Spaccalà da Macerata, galleggiante sull’altezzosità garantitale dai centoundici milioni di lire già incassati in diciannove vittoriose puntate.

Il pubblico riprende ad applaudire, questa volta con più foga.

Io no.

Il mio vicino di destra, un ciccione sudaticcio con la faccia da salumiere in vacanza, pur diligentemente impegnato nel suo ruolo mi lancia uno sguardo obliquo di rimprovero, quasi fossi un traditore. Gli rispondo con un’alzatina di sopracciglia: obiezione di coscienza, amico mio.

Sono seduto in una poltroncina nella penombra dello studio ma è come se fossi un allenatore, e questa è la mia panchina. Lo Sfidante, il mio campione in campo. Però nessuno lo sa.

Giusto il tempo di dichiarare aperta la millesettecentoventennesima puntata di Ambus, che partono già i primi tre minuti di pubblicità. Le luci si attenuano. Vedo Raul che dondola nervosamente da una gamba all’altra, allungando un poco il collo mentre cerca di individuarmi fra il pubblico.

Però non me la sento di sventolare un fazzoletto o un braccio per rivelarmi: solita maledetta timidezza. Così Raul resta ad annaspare con lo sguardo, e ogni tanto si sfrega gli occhi e tira su con il naso. Per apparire più figo in televisione ha deciso di mettersi le lenti a contatto, ma se sono spesse come quelle dei suoi occhiali dev’essere un calvario ogni volta che sbatte le palpebre.

E comunque, lenti o non lenti, adesso tutto è sulle sue spalle. Gli allenamenti sono finiti e le tattiche devono essere state metabolizzate…

Una voce riecheggia nello studio: “Dieci secondi!”.

Il Presentatore Supremo scosta la truccatrice che si attarda sul suo volto con un batuffolo di cotone. Intanto si schiarisce la voce con suoni roboanti.

“Tre… due… uno…” e riparte l’applauso di bentornato per l’invisibile pubblico che sta seguendo da casa. Subito il Presentatore Supremo invita lo Sfidante a chiamare la prima coppia di numeri.

“Uno e trentasei” chiede Raul, come da schema di apertura base. E questa è davvero la volta buona. La partita della vita, per qualcuno che non è certo miss Amalia Spaccalà da Macerata, fioraia.

 

Bio d’autore

Operaio alimentare, chimico industriale, spia industriale, cameriere, vicecuoco, trascrittore di scommesse ippiche, satiro politico, satiro sportivo, correttore di bozze, autore musicale, redattore, scrittore, editor… Queste, salvo scherzi della memoria, le molteplici attività che nel corso della mia vita mi hanno dato da mangiare, consentendomi anche di mettere al mondo tre figli ripartiti fra due mogli. Forse già dalle pieghe di questo mio variegato percorso lavorativo, un tempo definibile originale e oggigiorno magari inevitabile, traspare lo “spirito libero” che sento aleggiare in me. Mortificato solo da qualche inestinguibile paranoia e incatenato da qualche insostituibile valore di cui invece vado fiero. Uno spirito che mi fa sentire figlio del mondo prima ancora che di un paese, figlio di un’idea prima che di un mestiere, figlio di una curiosità prima che di una consuetudine… ma pur sempre figlio, con tanto da dare e non meno da imparare.

Marzio Biancolino ha pubblicato racconti su “Urania” e nelle antologie “365 racconti erotici per un anno”, “365 racconti horror per un anno”, “365 racconti sulla fine del mondo” per Delosbooks, e nell’antologia “La stazione” per Terre di Mezzo. E’ inoltre autore del saggio fotografico “Sarajevo come stai? – Scene da un viaggio in Bosnia tra la guerra di ieri e la pace di oggi” edito in ebook per Area 51.