Kensuke Koike/Echoes in the Mirror – di Fabio Carnaghi


 
 
 
Kensuke Koike, Echoes in the Mirror, 2011(1’55”), stop motion video with color paper on LCD monitor
Courtesy Perugi artecontemporanea, Mulazzo
 
 
 
 
Nel selvaggio West si consuma un duello epico nella storia del cinema. Un’operazione di doppiaggio visivo si sovrappone alle inquadrature e lo spaghetti western si trasforma in cartoon. L’atmosfera web prevale su quella wild, al laconico Buono e al Brutto bandito si sostituiscono Pastel Wizard e Black Hood Man. Il nero mediatico si radica in horror vacui, mentre il dinamismo ludico del colore diviene protagonista salvifico, come ogni fiabesco epilogo prevede.
In un procedimento di sovrasignificazione il linguaggio cinematografico è riscritto da collage multiformi che rielaborano in una dimensione straniante la scena del film, arricchendolo di un’ulteriorità sceneggiaturale.
La nuova metafisica è superamento dell’eterotopia a favore degli infiniti ultramondi della forza del pensiero.

©Kensuke Koike

www.kensukekoike.com